La plurisoggettività del datore di lavoro nelle reti di imprese

in Giuricivile,

L’art. 3, comma 4-ter del D.L. n. 5/2009 ha introdotto nell’ordinamento italiano le c.d. Reti di Imprese, istituto giuridico di matrice contrattuale finalizzato all’accrescimento, individuale e collettivo, della capacità innovativa nonché della competitività delle imprese sul mercato.

Senza entrare nel merito dei complessi connotati dell’istituto, in questa sede è necessario evidenziare come lo stesso si offra alle imprese quale strumento flessibile di collaborazione e di coordinamento dei reciproci apparati produttivi ed organizzativi, il quale garantisce e lascia inalterata la soggettività individuale delle singole “retiste”.

In sostanza, compendiando la ratio della norma, il contratto di rete permette alle imprese di forgiare, in via puramente convenzionale, un regime di collaborazione dalle fattezze non precostituite, il quale può assumere il grado di intensità discrezionalmente prescelto dalle singole aderenti.

Proprio per tale motivo, ovvero in ragione della notevole libertà lasciata dal legislatore alle imprese retiste di riempire di contenuto il contenitore rappresentato dal contratto di rete, elemento centrale ed essenziale della predetta fattispecie convenzionale è il c.d. programma di rete ex art. 3, comma 4-ter lett. c) del D.L. n. 5/2009, pattuizione che deve identificare, fra gli altri, i diritti e gli obblighi assunti da ciascun partecipante nonchè le modalità di realizzazione dello scopo comune.

Corollario della predetta intentio legis sono, peculiarmente, le disposizioni, contenute in diverse fonti normative, attinenti ad aspetti giuslavoristici, le quali hanno assunto una portata del tutto innovativa nel nostro sistema.

Come si vedrà, il legislatore, al fine di agevolare la compenetrazione fra gli apparati e le organizzazioni imprenditoriali, ha introdotto gli inediti concetti giuridici della “codatorialità” e dell’”assunzione congiunta”, che, per la prima volta, positivizzano l’abbandono della dogmatica concezione unitaria della figura del datore di lavoro.

In ragione di tale innovazione, appare utile, ai fini della presente trattazione, ripercorrere brevemente le tappe che hanno condotto all’ipotesi di plurisoggettività del datore di lavoro, di identificare i caratteri principali dei relativi istituti giuridici nonché ipotizzare alcune loro conseguenze applicative.

Come citare il contributo in una bibliografia:
GIUPESE R., La plurisoggettività del datore di lavoro nelle reti di imprese, in Giuricivile La Rivista, 2023, 1

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